Liberazione edizioni
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Partenza | Roma |
Arrivo | Roma |
Km. | 138 |
Tempo | 03:13:57 |
Media | 41.829 |
Eugenio Bomboni, il patròn della corsa dal 1961, viene nominato Presidente Onorario e cede il testimone ad Andrea Novelli. Non solo: la Primavera Ciclistica appoggia la campagna "Salva i Ciclisti" sul tema della sicurezza per chi va in bicicletta. Al via del Gran Premio 182 corridori in rappresentanza di 37 squadre: 9 Nazionali e 28 società italiane. Al secondo giro la prima fuga di giornata. Sono in sei: gli italiani Acquavilla (Team Brilla), Mosca (Podenzano) e Petilli (Delio Gallina), con gli stranieri Davidenko e Kullmbetov (Kazakistan), Stimulak (Slovenia). All’11° giro vengono raggiunti da tredici corridori che vengono tutti ripresi. La svolta della corsa a sei giri dalla fine: se ne vanno Fedi (Hopplà), Barbin (Trevigiani), e tre della Colpack: Fonzi, Orrico e Villella. Il gioco di squadra della Colpack in favore di Villella mette fuori gioco Fonzi e Orrico. Nell’ultimo giro Barbin, Fedi e Villella riescono a resistere al ritorno del gruppo che riesce soltanto a far diminuire il distacco: da 40 ai soli 7 secondi dell’appassionante arrivo. Nella volata a tre, Villella cede subito mentre Barbin riesce a battere Fedi. Kristian Sbaragli si aggiudica la volata del gruppo.
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2° | 3° | |
1.Enrico Barbin (Trevigiani Dynamon Bottoli) km 138 in 3.17’57” (media 41,829 km/h); 2. Andrea Fedi (Hopplà Vega); 3. Davide Villella (Colpack); 4. Kristian Sbaragli (Hopplà Vega) a 7”; 5. Thomas Fiumana (Petroli Firenze); 6. Daniele Aldegheri (Trevigiani Dynamon Bottoli); 7. Mats Boeve (Olanda); 8. Pedro Paulinho (Portogallo); 9. Federico Pozzetto (Idea Shoes Madras); 10. Francesco Sedaboni (Colpack); 11. Simone Bernardini (Big Hunter Seanese); 12. Gianluca Miliani (Zalf Euromobil Fior); 13. Duber Armando Quintero (Colombia, Delio Gallina); 14. Mirko Ulivieri (Idea Shoes Madras); 15. Luis Afonso (Portogallo); 16. Eugert Zhupa (Albania, Trevigiani Dynamon Bottoli); 17. Wouter Wippert (Olanda); 18. Nicola Ruffoni (Colpack); 19. Andrea Trovato (Palazzago); 20. Nakya Traversi (Delio Gallina).
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© ® Ferdinando Maria Aruffo
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Partenza | Roma |
Arrivo | Roma |
Km. | 138 |
Tempo | 03:21:54 |
Media | 41.010 |
Quest’anno giornata per un ciclismo senza età. Oltre al Gran Premio della Liberazione una cronometro per 50 cicloamatori su due giri del percorso e una pedalata cicloturistica. Per la prima volta, il circuito di Caracalla potrà essere percorso dalle 8 alle 9 dai cicloamatori di età compresa tra i 19 e i 65 anni.
A 12 giri dalla conclusione la svolta della corsa: scatta l’australiano Howson; provano a raggiungerlo in tanti - tra questi Mosole e il campione del mondo juniores Mohoric fatto cadere da una moto e rialzatosi solo con qualche graffio - ma senza esito.Un’altra caduta, che coinvolge in discesa una ventina di concorrenti, toglie di mezzo l’australiano e favorito Caleb Ewan. A due giri dalla fine il ribaltone: Howson viene raggiunto mentre tentano d’andare in fuga l'australiano Phelan e Ilia Koshevoy, forti passisti. L’accordo è ottimo, viene respinto l’inseguimento di Bettiol, Zurlo e dell’ex tricolore Nardelli . Quando tutto sembra fr pensare a una volata a due, parte in salita Koshevoy e Phelan non ce la fa a stargli dietro. Dopo tante volate nelle edizioni precedenti, arrivano da soli i primi cinque.
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1° | ||
2° | 3° | |
1.Ilia Koshevoy (Bielorussia, Big Hunter Seanese) km 138 in 3.21’54” (media 39,525 km/h); 2. Adam Phelan (Australia) a 1”; 3. Alberto Bettiol (Mastromarco) a 30”; 4. Stefano Nardelli (Gavardo Tecmor) a 34”; 5. Giuseppe Fonzi (Vini Fantini-D’Angelo&Antenucci) a 39”; 6. Andrea Zordan (Zalf Fior); 7. Paolo Simion (Zalf Fior) a 40”; 8. Riccardo Stacchiotti (Vini Fantini-D’Angelo&Antenucci); 9. Gianni Bellini (Mastromarco); 10. Nicolò Rocchi (Marchiol Emisfero Site); 11. Federico Zurlo (Zalf Fior); 12, Andrea Meggiorini (Delio Gallina); 13. Angelo Raffaele (Futura Matricardi); 14. Gianluca Mengardo (Delio Gallina); 15. Jan Polanc (Polonia); 16. Mirco Maestri (General Store Mantovani); 17. Mattia De Marchi (Fausto Coppi Gazzera Videa); 18. Iuri Filosi (Viris Vigevano Maserati); Leonardo Moggio (Petroli Firenze Wega); 20. Manuel Cazzaro (Ciclismo 2000 Sud Tirol).
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© ® Ferdinando Maria Aruffo
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Partenza | Roma |
Arrivo | Roma |
Km. | 138 |
Tempo | 03:18:11 |
Media | 41.362 |
Due corse in un giorno. Prima il Trofeo Lazzaretti per juniores; poi il GP Liberazione dove la Russia ritorna al successo dopo 22 anni. Si impone per distacco Evgeny Shalunov nato proprio 22 anni fa, nell’anno in cui a Caracalla vinse Davidenko. Particolare importante: tra tanti dilettanti, vince un professionista: Shalunov è alla sua terza stagione nella Lokosphinx, formazione russa con licenza Continental dopo essere stato stagista nella RadioShack nel 2010. D’altronde il regolamento internazionale consente questa promiscuità, la discriminante è rappresentata dall’età: il gran Premio della Liberazione è cprsa internazionale riservata agli Under 23. Il russo ha fatto corsa di testa: al terzo giro è stato lui a promuovere una fuga di nove corridori. Per loro vantaggio massimo che sfiora i due minuti. Quando il vantaggio comincia a diminuire molto, a cinque giri dal termine, una trentina di chilometri, Shalunov tenta l'azione solitaria e ci riesce: incrementa sempre di più il vantaggio sugli inseguitori che si fanno anche raggiungere dal gruppo. Il trionfo di Evgeny Shalunov è completato dall’aggiudicazione del premio Gino Sala mentre il premio Tonelli è stato vinto da Giuseppe Sannino.
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1.Evgeny Shalunov (Russia, Lokosphink) km 138 in 3.20’11” (media km/h); 2. Simone Consonni (Colpack); 3. Liam Bertazzo (Trevigiani); 4. Paolo Simion (Mastromarco); 5. Iuri Filosi (Colpack); 6. Diego Brasi (Palazzago); 7. Andrea Meggiorini (Delio Gallina); 8. Luka Pibernik (Slovenia); 9. Andrea Toniatti (Zalf Fior); 10. Andrea Vendrame (Marchiol), 11. Matteo Alban (); 12. Michele Viola (Vini Fantini-D’Angelo&Antenucci); 13. Luca Chirico (MgKvis Trevigiani); 14. Henrik Haugen Steen (Norvegia); 15. Simone Velasco (Zalf Fior); 16. Stefano Nardelli (Gavardo Tecmor); 17. Alex Clements (Australia); 18. Roman Kustadinchev (Russia); 19. Alessandro Tonelli (Zalf Fior); 20. Campbell Flakemore (Australia).
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© ® Ferdinando Maria Aruffo
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Partenza | Roma |
Partenza | Roma |
Arrivo | Roma |
Km. | 138 |
Tempo | 03:18:00 |
Media | 41.670 |
L’edizione con un compleanno così importante – settant’anni senza interruzioni - è anche quella a maggior rischio. A febbraio la Primavera Ciclistica annuncia l’impossibilità a organizzare la corsa per il disinteresse delle istituzioni; il grido d’allarme è per fortuna accolto da Cicli Lazzaretti che decide di salvare la corsa.
Lucas Gaday è il primo sudamericano a vincere il Gran Premio e per la prima volta l’Argentina va sul gradino più prestigioso dell’Albo d’Oro. Corsa contraddistinta da numerosi tentativi di fuga. Al 50° chilometro se ne vanno in cinque: vantaggio massimo mezzo minuto, quattro giri al comando e vengono ripresi.
Poi ci provano in sei tra i quali quel Gaday (Unieuro Wilier) che prende le misure del circuito.
Niente da fare: a quattro giri dalla conclusione il gruppo è di nuovo compatto. Inevitabile la conclusione allo sprint, Consonni esce di prepotenza ma negli ultimi metri Gaday (che corre il Liberazione per la prima volta) ha una rimonta poderosa e spegnerà il sorriso al velocista lombardo, secondo al Liberazione per il secondo anno consecutivo: l’anno scorso era stato battuto dal russo Evgeny Shalunov.
Per altro Consonni sarà secondo anche al Mondiale in Usa, dove per poco non è riuscito a raggiungere il francese Kevin Ledanois.
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1° | ||
2° | 3° | |
1. Manuel Lucas Gaday (Argentina, Unieuro Wilier) km 138 in 3.18’ (media 41,670); 2. Simone Consonni (Colpack) st; 3. Francesco Castegnaro (Palazzago Fenice); 4. Emanuele Onesti (Aran Cucine); 5. Andrea Vendrame (Zalf Fior); 6. Nikolai Shumov (Bielorussia, General Store Bottoli); 7. Luca Pacioni (Viris-Maserati); 8. Martin Otonicar (Slovenia); 9. Vincenzo Albanese (Mastromarco); 10. Alexandr Riabushenko (Bielorussia, Altopack); 11. Marco Corrà (Mastromarco); 12. Cristian Comaglio (Gavardo); 13. Niko Colonna (Palazzago Fenice); 14. Simone Velasco (Zalf Fior); 15. Gasper Katrasnik (Slovenia); 16. Francesco Rosa (Colpack); 17. Federico Sartor (Selle Italia); 18. Jhon Alejandro Alvarez Penagos (Colombia, Cingolani Senigallia); 19. Marlen Zmorka (Ucraina, Palazzago Fenice); 20. Amedeo Di Luigi (Aran Cucine). Iscritti: 179; partiti 178; arrivati 53.
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© ® Ferdinando Maria Aruffo